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Premetto che la pranoterapia non ha nulla a che fare con qualsiasi tipo di magia o di altri fatti che si leggono nella cronaca a sfondo religioso: è solo un’attitudine che aiuta il corpo a guarire.

Il pranoterapeuta in genere scopre casualmente la sua dote, comincia a praticarla secondo l’esperienza maturata col tempo ed allevia il dolore di alcune parti del corpo non sapendo come questo avviene. Le persone che si fermano a questo punto, non avendo studiato anatomia possono scambiare un pancreas con lo stomaco, spesso sono chiamati “guaritori di campagna”; tengo a precisare che queste persone fanno comunque del bene, ma non riescono a ottenere sempre risultati precisi.

Ci sono quelli che per passione e per il loro percorso di studi conoscono bene l’anatomia e la chimica del corpo. Questi pranoterapeuti riescono ad arrivare quasi sempre a buoni risultati grazie anche all’interazione con gli alimenti e con altre tecniche (in genere la riflessologia plantare).

Molti di questi, inoltre, trascinati dalla passione per quest’arte millenaria, conoscono la pranoterapia dell’origine e tutti gli effetti che l’energia Prana ottiene.


La pranoterapia era usata fin dall’antichità e venne perfezionata dagli Esseni: molti personaggi passati alla storia, vengono raccontati come pranoterapeuti, guaritori che imponendo le mani ponevano rimedio a molti mali.

Ho cercato solo di dire in poche parole l’utilizzo di questa “scienza” che deriva da civilizzazioni che ci sono state prima della nostra e che gliel’hanno tramandato.

La pranoterapia è comunemente intesa come un qualcosa che può fare miracoli in un tempo brevissimo; niente di più falso.

La pranoterapia agisce nel tempo e mette in grado il corpo di reagire alla malattia, e lo aiuta in questo compito. Diminuisce le infezioni e le irritazioni permettendo al sistema immunitario di intervenire con efficacia.

Quando parliamo con qualcuno o andiamo da uno psicologo, le parole che sentiamo arrivano a livello corticale, possono essere molto utili in molti casi, ma spesso la persona ha bisogno di un’azione che arrivi più in profondità.

Il semplice tocco della mano porta con sé informazioni a livello rettiliano e si pensa che la pranoterapia attraverso l’energia e il magnetismo presente in ogni essere umano riesca ad arrivare in modo più marcato e deciso proprio a questo livello.

Proprio il tocco porta con sé delle informazioni precise andando a interagire con l’intenzione a livello energetico in modo molto semplice e immediato.

A volte si confonde la pranoterapia con le piccole manipolazioni che rimettono in sede dei tendini dolenti. Questa è una pratica che molti adottano, ed in questi casi è efficace, ma non ha nulla in comune con l’imposizione delle mani.

In alcuni casi la pranoterapia non è sufficiente e deve essere utilizzata in unione all’alimentazione e alla cromoterapia o ancora in unione alla medicina classica.

La salute è un bene che deve essere preservato. Sembra una cosa molto semplice a parole, ma in realtà è molto complessa: le reazioni chimiche devono avvenire nel modo corretto per usufruire bene delle sostanze che s’ingeriscono, deve esserci una buona salute mentale e del fisico, chiaramente dovuta a un equilibrio perfetto fra ogni elemento del corpo.


Gli stessi alimenti possono essere utilizzati per curare perché permettono al sistema immunitario di preservare l’organo e l’intero fisico da ogni patologia che dovesse insorgere, operando così come i classici vaccini.

La pranoterapia è efficace in tutti i casi in cui ci sia una irritazione o infiammazione (quasi tutte le malattie hanno una irritazione o una infiammazione) da eliminare: un mal di testa insistente, una storta, una gastrite, casi di acidità anomala, un colon irritabile, ma può essere di grande aiuto anche in casi di ernie, cervicalgie, e molti altri disturbi.

La pranoterapia opera molto bene anche sui dolori articolari, muscolari e ossei.

La pranoterapia essendo una terapia energetica è legata intimamente con l’alimentazione, che è la fonte base di energia per il nostro corpo e ne decide anche la qualità.

Basta provare per credere; per i più scettici è bene dire che queste terapie non hanno controindicazioni.

Le controindicazioni sono nulle, la persona non può avere un peggioramento in nessun caso, anzi nella quasi totalità dei casi, anche se il terapeuta risulta poco esperto si riescono comunque ad ottenere almeno dei piccoli risultati anche a breve termine.